Storie di passione, amore, coraggio e talento. Una fotografia dei valori e dei sentimenti dei sognatori di oggi. Uno sguardo curioso e aperto, al di là di preconcetti e luoghi comuni…
“Tutta quella città… non si riusciva a vederne la fine. La fine! Per cortesia si potrebbe vedere la fine?
Non avevo dubbi che sarei sceso, non c’era problema. Non è quello che vidi che fermò Max.. è quello che non vidi… puoi capirlo?.. quello che non vidi.
In tutta quella sterminata città c’era tutto tranne la fine.. c’era tutto.. ma non c’era una fine!.. quello che non vidi è dove finiva tutto quello.. la fine del mondo.
Tu pensa un pianoforte.. i tasti iniziano, i tasti finiscono.. tu lo sai che sono ottentotto e nessuno su questo può fregarti.. non sono infiniti loro, tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.. questo a me piace, in questo io posso vivere; ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni, milioni e miliardi di tasti che non finiscono mai, e questa è la verità.. che non finiscono mai.. quella tastiera è infinita. Ma se quella tastiera è infinita allora non c’è musica che puoi suonare.. e sei seduto sul seggiolino sbagliato! Quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo, ma le vedevi le strade! Anche soltanto le strade ce n’erano a migliaia.. ma dimmelo come fate voi altri la giù a sceglierne una, a scegliere una donna, una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire.
Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce ne quanto ce n’è.. ma non avete paura di finire in mille pezzi solo a pensarla quella enormità.. solo a pensarla, a viverla”…