Storie di passione, amore, coraggio e talento. Una fotografia dei valori e dei sentimenti dei sognatori di oggi. Uno sguardo curioso e aperto, al di là di preconcetti e luoghi comuni…
Meno di quaranta anni fa, in America, c’erano fontanelle pubbliche separate per bianchi e neri.
Pacifista convinto e grande uomo del Novecento, Martin Luther King Jr. nasce il 15 gennaio 1929 ad Atlanta , nel Profondo sud degli States.
Nel 1957 fonda la “Southern Christian Leadership Conference” (Sclc), un movimento che si batte per i diritti di tutte le minoranze e che si fonda su ferrei precetti legati alla non-violenza di stampo gandhiano, suggerendo la nozione di resistenza passiva.
Durante gli anni della lotta, King è più volte arrestato e molte manifestazioni da lui organizzate finiscono con violenze e arresti di massa; egli continua a predicare la non violenza pur subendo minacce e attentati.
Il suo celebre discorso del 28 agosto 1963 pronunciato a Washington durante la marcia per la libertà: “Sogno che i miei quattro bambini un giorno vivranno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della pelle ma dalla qualità del loro carattere. Sogno che bambini e bambine neri saranno in grado di unire le loro mani con i bambini e bambine bianchi come fratelli e sorelle”.
Nel 1966 si dichiara contrario alla guerra del Vietnam e si astiene dal condannare le violenze delle organizzazioni estremiste, denunciando le condizioni di miseria e degrado dei ghetti delle metropoli, entrando così direttamente in conflitto con la Casa Bianca.
Il 4 aprile 1968 Martin Luther King il pastore battista leader del movimento dei diritti civili dei neri afroamericani, viene assassinato a Memphis dove si era recato per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città (bianchi e neri).
Il 5 aprile 1968, il giorno seguente la sua morte, Robert Kennedy pronuncia queste parole per ricordarlo: “Troppo spesso onoriamo spacconate e millanteria e il violento esercizio della forza; troppo spesso scusiamo chi vuole costruire le proprie vite attraverso la distruzione dei sogni degli altri. Alcuni statunitensi, che predicano la non violenza in terra straniera non la praticano invece qui a casa loro. Alcuni che accusano gli altri di incitare a rivolte, hanno loro stessi invitato a rivoltarsi…”
Ascolta: Il ricordo di Martin Luther King -“I Have A Dream” – www.afriradio.it
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