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Sedici film, più di 2000 spettatori e la voglia di conoscere il continente in tutti i suoi aspetti, apprezzandone gli elementi comuni e valorizzandone le diversità: è il bilancio tracciato per la MISNA dagli organizzatori della Prima settimana del cinema africano a Maputo, una rassegna che si è conclusa ieri sera nella capitale del Mozambico.
“È fondamentale – sottolinea Magda Burity, responsabile comunicazione del festival – che gli africani imparino a comprendere le culture del loro continente, sia attraverso la consapevolezza delle ricchezze e dei problemi comuni sia attraverso il riconoscimento e la valorizzazione di ciò che è peculiare di un singolo paese o di un singolo popolo”.
Secondo Burity, alle proiezioni hanno assistito soprattutto “esponenti della classe media e gente comune”. La rassegna è stata la prima di questo genere a Maputo dopo un’iniziativa risalente al 1993, quando in Mozambico la guerra civile era finita da appena pochi mesi. Al Teatro Avenida e in altri quattro istituti culturali di Maputo sono stati proiettati 16 film dei generi più diversi, dalla commedia al dramma psicologico, dall’horror alla fantascienza. Ampia e varia anche la rappresentanza dei paesi: Sudafrica, Burkina Faso, Camerun, Mozambico, Isole Comore, Repubblica democratica del Congo, Zimbabwe, Costa d’Avorio, Mauritania e Mali.
Nel corso delle proiezioni il direttore João Ribeiro e tutti gli organizzatori della Settimana sono stati invitati a partecipare alla prossima edizione del Kibaka Florence Festival, una rassegna di cinema africano che si tiene a novembre nella città italiana di Firenze