Storie di passione, amore, coraggio e talento. Una fotografia dei valori e dei sentimenti dei sognatori di oggi. Uno sguardo curioso e aperto, al di là di preconcetti e luoghi comuni…
John Fitzgerald Kennedy viene eletto nel 1960 alla presidenza degli Stati Uniti con un ristretto margine di voti popolari, poco più di centomila, nei confronti del repubblicano Richard Nixon, segnando così l’inizio del predominio democratico. Ha 43 anni, è il più giovane presidente degli USA, il primo cattolico proveniente tuttavia da una famiglia dell’establishment della costa orientale. È capace di dare di sé un’immagine pubblica dinamica e accattivante, caratteristica che risulta decisiva nelle elezioni presidenziali, le prime in cui viene utilizzato il confronto diretto televisivo. Ed è sempre lui a lanciare lo slogan della “Nuova Frontiera”, spingendo gli americani “non a chiedere quello che il paese poteva fare per loro ma quello che loro potevano fare per il loro paese”.
La sua breve presidenza, in epoca di guerra fredda, fu segnata da alcuni eventi molto rilevanti: lo sbarco nella Baia dei Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la conquista dello spazio, gli antefatti della Guerra del Vietnam e l’affermarsi del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
È il 22 novembre 1963 quando il presidente John Fitzgerald Kennedy viene assassinato a Dallas, nel Texas, tre anni dopo la sua elezione ed alla vigilia di una rielezione annunciata. Harvey Lee Oswald è accusato dell’assassinio, ma dopo tanti anni sono ancora molti i punti oscuri di quel complotto.